L'analista inattuale combatte per la sopravvivenza della psicoanalisi sapendo che essa è essenzialmente una cura e che solo la raffinatezza e l'efficacia del suo atto la garantiscono. Al resto non è interessato: non ha a cuore la diffusione della psicoanalisi perché non pensa che la psicoanalisi sia la 'buona novella'. Lo psicoanalista inattuale non si propone come esempio: non si racconta per far presa sulle anime più sensibili. Egli sa, infatti, che la propria vita non ha nulla di speciale rispetto a quella di chi viene a chiedergli aiuto, se non il fatto che è vitalizzata dall'incontro con la propria divisione soggettiva. Ma di questo egli non ama parlare.