"Le teorie cognitiviste hanno un valore, oltre che in ambito psicologico, anche nel campo della didattica... Le idee chiave che rendono questo indirizzo interessante per i docenti - e che hanno segnato una vera e propria "rivoluzione copernicana" in didattica - sono essenzialmente due, tra loro connesse: l'apprendimento è un processo costruttivo e l'insegnamento deve facilitare i processi mentali attivi dei discenti. Dopo il cognitivismo, l'insegnamento coincide sempre meno con la trasmissione di conoscenze "confezionate" e sempre più con la creazione di condizioni atte a favorire la partecipazione attiva del soggetto nell'elaborazione della conoscenza. Conoscenza, che viene costruita e non semplicemente recepita o registrata. Conoscenza, come esito di un'interazione dinamica e continua tra ciò che di nuovo acquisiamo e ciò che già sappiamo." (Dalla conclusione)