Il volume è l'analisi psicologica di una mente suicida. In questo studio scientifico, Edwin S. Shneidman, un fondatore della suicidologia, riunisce otto esperti di fama mondiale per analizzare gli eventi legati al suicidio, inclusa una nota di suicidio di undici pagine che gli fu data da una madre addolorata in cerca di indizi sulla tragica morte di suo figlio. L'autopsia psicologica si incentra sulle interviste condotte dall'autore con la madre e il padre di Arthur, con suo fratello e con sua sorella, con il suo miglior amico, la sua ex-moglie, la sua fidanzata, il suo psicoterapeuta e con lo psichiatra che lo seguì per qualche tempo. Per comprendere il dolore psicologico di quest'uomo e per esaminare che cosa poteva essere fatto per salvare la sua vita tormentata, Shneidman si rivolge ai massimi esperti: Morton Silverman, Robert E. Litman, Jerome Motto, Norman L. Farberow, John T. Matlsberger, Ronald Maris, David Rudd e Avery D. Weisman. Ognuno di questi offre una prospettiva sul tragico destino di Arthur e l'insieme delle loro conclusioni costituisce un'autopsia psicologica. Il libro si rivolge a chiunque si occupi dell'autodistruttività umana.