La democrazia non è una pratica innata, richiede l'acquisizione di competenze individuali e collettive. Questo apprendimento avviene nella scuola ma soprattutto nel mondo del lavoro, dove si scontra con i limiti indotti dall'organizzazione del lavoro stesso, ma anche con ostacoli di natura psicologica, cioè con le strategie difensive individuali contro la sofferenza indotta da quell'organizzazione, che portano a una distorsione dell'intera personalità svolgendo un ruolo importante nella formazione della "servitù volontaria". Così il lavoro, anziché principio di apprendimento della democrazia, diventa mediatore nell'apprendimento di abitudini antidemocratiche. Con questo saggio illuminante, Dejours, uno dei più importanti psicoanalisti contemporanei, torna a svelarci la centralità del lavoro per quanto riguarda il funzionamento psichico e la salute mentale.