Agli inizi del secolo scorso alcuni giovani scienziati ebbero delle intuizioni che cambiarono non solo la fisica di allora, ma anche lo sguardo con cui osservare la realtà. È l'inizio della rivoluzione quantistica che, indagando l'infinitamente piccolo, scoprì l'esistenza di un campo di energia vibrante alla base della realtà materiale sub-atomica. L'aspetto visibile della realtà, la materia, è quindi strettamente collegato ad un aspetto invisibile fatto di energia. Nel corso della storia la dimensione invisibile dell'esistenza è stata percepita, immaginata e raccontata per lo più dalla ricerca mistico-spirituale, mentre la ricerca scientifica si è occupata di indagare il livello visibile del reale. Possiamo forse immaginare che siano due diverse modalità di leggere la medesima realtà, dove lo sguardo dell'una e dell'altra si posa su due facce della stessa medaglia? Se è vero, come si sostiene, che alla base di tutto ciò che esiste nell'universo, c'è un campo di energia/informazione/coscienza che lo esprime, significa che anche noi siamo parte di questo campo? [...]