Questo saggio unico nel suo genere è un viaggio nella storia dell'Umanità che, con la semplicità dello sguardo di una bambina, ci porta a trovare risposte semplici a domande difficili: chi siamo veramente? Perché non troviamo pace pur desiderandola? Perché ci è naturale sentirci superiori, e non semplicemente diversi, rispetto alle altre forme di vita? La storia di Laura, una bambina che negli anni Sessanta si rifiuta di mangiare carne, riunisce in un discorso unico, multidisciplinare, coraggioso e storicizzato, il tema del rapporto dell'uomo con gli animali, le piante e l'ambiente. Una narrazione che rivela il contenuto psichico del cibo, in una più ampia teoria universale della psiche valida per umani, animali, piante e tutto ciò che è. "Gli animali non hanno parola per non svelare all'uomo il senso della vita prima che riesca a scoprirlo da solo."