C'è una forma di ansia molto diffusa ai giorni nostri, ma di cui quasi mai si parla. Alain de Botton la definisce «ansia da status», ed è generata da ciò che gli altri pensano di noi. È un bisogno di riconoscimento sociale che cela un più profondo desiderio di amore collettivo. Se è vero infatti che l'amore inteso come passione è il soggetto preferito di artisti e filosofi, l'aspettativa d'amore che abbiamo dal mondo rimane invece argomento sottaciuto. Dove trovare allora sollievo e risposte a questa esigenza? Ad esempio, ci suggerisce l'autore, tra le pagine di eccellenti letture, come i romanzi di Jane Austen, o di fronte allo spettacolo vivificante delle rovine antiche. Con l'aiuto di filosofi, artisti e scrittori, de Botton affronta un tema di grande attualità e ci rivela in quali modi fantasiosi, nel corso degli anni, uomini e donne hanno superato un simile ostacolo alla felicità.