Esiste un lato oscuro del dolore: la vergogna di raccontarlo. Un malessere che logora chi è già logorato, che costringe al silenzio e impedisce la narrazione di ciò che ci ha ferito. Boris Cyrulnik ha dedicato la sua intera carriera a studiare gli effetti degli eventi traumatici e dolorosi, ed è giunto a elaborare il concetto di resilienza (termine preso in prestito dalla fisica che si riferisce alla proprietà di un materiale di resistere agli urti) per descrivere la capacità di superare episodi tragici basandosi sulle proprie forze e imparando a condividere le proprie esperienze. In "La vergogna" Cyrulnik analizza questo veleno dell'anima, aiutando a comprendere come dominare e non subire il proprio destino, e come mutare il sentimento che si prova per se stessi, elevandolo dalla vergogna alla fierezza.