La Psicologia giuridica rappresenta una disciplina di incontro e di dialogo fra saperi diversi, con l'obiettivo di offrire un approccio interdisciplinare, capace di affrontare problemi che riguardano la persona. Il diritto, e in particolare quello penale, chiede aiuto alle scienze sociali, empiriche, per comprendere, spiegare e infine giudicare le azioni dell'uomo normativamente definite. Con questa prospettiva, il volume affronta la questione della responsabilità penale dell'autore di un reato che, al momento della commissione del fatto, soffriva di un disturbo psichico. A dipanare la complessità delle azioni da giudicare contribuisce, di recente, anche l'apporto delle neuroscienze, dalle quali provengono conoscenze ulteriori sulla condizione psichica del soggetto agente e sulle modalità di funzionamento dei processi cognitivi e volitivi a fondamento dei processi decisionali. In particolare, gli studi neuroscientifici sulla condizione psicologica dei minorenni delineano importanti traiettorie di ricerca rispetto alle condotte penalmente rilevanti commesse da tali soggetti. Nuovi studi e ricerche scientifiche sulla criminalità economica e d'impresa rappresentano, inoltre, ambiti tematici di significativo interesse per la Psicologia giuridica.