Questo libro affonda le sue radici nel lungo lavoro di riflessione svolto dall'Insegnamento di Psicologia Dinamica di Pavia sulla vicenda dei bambini 'appropriati', sottratti ai loro genitori dagli assassini dei genitori stessi, passati alla storia come desaparecidos durante la dittatura argentina. "Nec Nomine" riflette sul fenomeno degli Hijos, figli dei desaparecidos, in quello che dai militari fu definito Processo di Riorganizzazione Nazionale, in realtà, come sappiamo, uno sterminio pianificato, e 'recuperati' come Nietos-Nipoti dalle nonne, le Abuelas de Plaza de Mayo. "Nec Nomine" radica anche in una pubblicazione del 2014 di Francesconi e Scotto di Fasano sulla complessità della memoria, gli effetti del trauma e sui traumi della memoria. La memoria corporea, la memoria dell'inconscio, non può essere ridotta definitivamente al silenzio. Come ha scritto Freud, la voce della ragione è flebile ma non tace fino a quando non trovi chi la sappia ascoltare. Oggi, in un momento storico in cui si corteggiano istanze totalitarie e sovraniste, "Nec Nomine" si configura come strumento per meglio riflettere anche su quanto accade nel nostro presente.