Sono trascorsi cinquant'anni da quando la prima generazione di psicoanalisti del Nord d'Italia, formatasi nel dopoguerra attorno a Cesare Musatti, dette vita al Centro Milanese di Psicoanalisi. Si tratta di un periodo sufficientemente lungo per poterne osservare l'evoluzione e avvicinare la "via milanese alla psicoanalisi", tra le più fertili nel panorama nazionale e internazionale. Vi hanno contribuito, oltre a Cesare Musatti, Giancarlo Zapparoli, Franco Fornari, Luciana Nissim, Elvio Fachinelli, Enzo Morpurgo... E in anni più recenti Giuseppe Di Chiara, Franco De Masi, Eugenio Gaburri, Nino Ferro, Anna Ferruta, Marta Badoni, Francesco Barale, Dina Vallino, Giuseppe Pellizzari, Paolo Kluzer, Mario Marinetti, Franco Borgogno: psicoanalisti diversi per formazione e orientamento, ma capaci di lavorare insieme anche per la cura di patologie ritenute un tempo inaccessibili. Grazie anche all'aiuto di alcuni storici dell'Archivio Storico della Psicologia Italiana, il libro parla del patrimonio culturale e scientifico fatto di saperi, episodi e pratiche che la comunità psicoanalitica milanese vuol trasmettere alle nuove generazioni di analisti, e non solo, attraverso un sentimento di identità e continuità che contribuisca a promuovere il rispetto delle diversità e della creatività individuale - ben presente fin dall'inizio della vita del Centro - assieme a una cultura della responsabilità e della condivisione che favorisca l'impegno etico-civile.