Un lungo viaggio, come quello dei nostri 23 seminari psico-oncologici (e non solo), lascia impronte, che rivelano il filo d'oro che lo ha accompagnato. Questo libro corale prova ad evocare per lapilli luminescenti alcune di queste impronte, come se fosse una sorta di bloc notes magico, su cui tutto si può cancellare e nello stesso tempo tutto si può conservare. Il filo d'oro di questo percorso è stato quello della Cura. La cura pensata nelle pratiche medico-sanitarie, ma anche e soprattutto in quelle sociali ed esistenziali. Da quel viaggio nelle terre della Cura nasce questo diario di viaggio, che dal letto del malato interroga una comunità chiamata a dare senso alla malattia e alla sofferenza, non solo del corpo o della mente, ma dell'esistenza stessa.