Gli autori dei saggi raccolti in quest'opera riconoscono unanimamente che la pubblicazione postuma del "Libro rosso" di C.G. Jung, avvenuta nell'area anglosassone nel 2009 e in Italia nel 2010, è stata un dono oltremodo prezioso per il nostro mondo contemporaneo. Similmente ai tempi instabili in cui si trovò Jung quando creò quest'opera un secolo fa (1913-1930), anche noi oggi ci troviamo di fronte a condizioni altamente turbolente e incerte e siamo travolti da un malessere spirituale, individuale e collettivo. Manca del tutto una narrazione capace di guidarci nel mezzo di una crisi mondiale caratterizzata da disastri ambientali, rapide innovazioni tecnologiche, guerre incessanti, sfruttamento delle risorse e assoggettamento dei popoli. Stiamo fronteggiando, malamente, uno stato generale di esaurimento e burnout, di confusione a livello personale e nell'ambito collettivo. Studiosi e pensatori guardano sempre più alla monumentale opera di Jung come a una guida in grado di incantare nuovamente il mondo e di offrire una nuova e più profonda comprensione dell'homo religiosus. Ognuno dei contributi ospitati in questi due volumi si muove, in maniera del tutto peculiare e originale e focalizzandosi su temi diversi, alla ricerca dell'anima nella postmodernità.