Il desiderio del possesso è innato. Platone (Repubblica) afferma che l'anima ha istintivamente il desiderio di possesso. Seneca sostiene che "Il successo può offuscare la mente di una persona" (Seneca "La brevità della vita") perché la spinge sempre più a proiettarsi nella dimensione dell'avere, del potere materiale che è destinato a svanire. Così facendo il soggetto accorcia la propria vita.