Il creatore della psicopolitica aveva previsto emigrazione, razzismo, terrorismo, radicalismo di destra e aveva indicato gli strumenti per difendere la libertà dell'individuo e la democrazia. Il libro ripropone il rivoluzionario pensiero clinico e politico di Luigi De Marchi, fondatore della psicologia umanistica esistenziale e inventore di un innovativo metodo di analisi sociale su base psicologica: la psicopolitica. Dopo aver allargato gli orizzonti della psicologia italiana, a partire dalle sue intuizioni cliniche, De Marchi elaborò una nuova e sconvolgente teoria della cultura e della conflittualità umana. La scoperta delle comuni radici psicologiche degli opposti estremismi politici e religiosi lo condusse ad una visione politica laica e liberale radicata nei più profondi bisogni umani. Una riflessione, quella di De Marchi, quasi profetica nel predire scenari poi puntualmente avveratisi, e oggi di straordinaria attualità... (Prefazione di Paolo Guzzanti)