La malattia mentale è stata classicamente vista come una sorta di scacco della ragione, come il regno del non senso, o l'abbandono senza controllo agli istinti e alle emozioni. Questo libro dimostra che l'immagine che comunemente si ha del disturbo mentale come fallimento della ragione è scorretta, e anzi debba in un certo senso essere ribaltata. Nelle psicopatologie esaminate, dalla schizofrenia alla depressione, dai disturbi dello spettro d'ansia al disturbo ossessivo compulsivo, le modalità di ragionamento non si discostano da quelle dei soggetti non clinici, e anzi nei domini sintomatici i pazienti sembrano dimostrare di essere dei ragionatori più esperti. L'analisi di queste patologie permette quindi di gettare una nuova luce sul concetto di razionalità. In questo saggio, contributi tratti dalla filosofia della mente, dalle scienze cognitive e dalla psicologia clinica e sperimentale si intrecciano a formare un nuovo e per certi versi sorprendente ritratto del disturbo mentale.