La malattia celiaca spesso può interferire con la vita sociale e relazionale: il cibo è strettamente legato a identità, tradizioni, riti, ricorrenze e ciò evidenzia la sua valenza socio-culturale. Nel libro vengono portati alla luce i processi di adattamento che il celiaco deve essere in grado di assimilare per potersi accomodare alla società circostante. Viene messo in evidenza l'importante e fondamentale ruolo dei genitori capaci di poter condizionare i figli nei confronti del cibo. Partendo dal sospetto della patologia si giunge alla diagnosi per affrontarla al meglio ed evitare la possibile sovrapposizione con altre patologie non organiche come i DCA. Importante in questo senso è la Mindful Eating che possa motivare il celiaco affinché riesca a non trasgredire la dieta senza glutine. Anche dall'esperienza personale di una delle autrici (la scoperta della malattia celiaca della figlia a soli 3 anni) si evidenzia la necessità di dare ai neo diagnosticati un supporto direzionale per affrontare i primi inevitabili periodi di smarrimento, anche con l'aiuto della terapia familiare e del coinvolgimento del contesto sociale di riferimento.