Il cosiddetto lawfare consiste nell'uso strumentale della magistratura e dei media per colpire avversari politici o concorrenti economici. Ne abbiamo potuto constatare l'estrema dannosità soprattutto in relazione alla situazione brasiliana, nella quale la persecuzione giudiziaria di Lula da parte del giudice Moro ha svolto un ruolo essenziale nell'ascesa al potere di Bolsonaro, pagata dal popolo brasiliano con centinaia di migliaia di vittime del covid, della fame e dell'oppressione e dal mondo intero coll'irreparabile devastazione dell'Amazzonia, polmone verde del pianeta. E' quindi compito di tutti, ma anzitutto dei giuristi, vigilare fermamente affinché fenomeni analoghi non abbiano più a ripetersi. Lo strumento giudiziario deve essere utilizzato rettamente per colpire mafia, corruzione e malaffare laddove essi effettivamente si presentano e non già essere deviato per fare gli interessi di questo o quel gruppo di potere, che utilizzi i giudici come propri burattini e il potere dei mass-media come una mazza per colpire gli avversari politici. La battaglia è anche quindi sul piano dell'informazione. Il Cred, attivo nella promozione della democrazia e dei diritti in Italia e sul piano internazionale (mediante il suo Gruppo d'intervento giuridico internazionale) partecipa all'osservazione di processi giudiziari ed elettorali ovunque nel mondo, promuove dibattiti ed elabora proposte in questa prospettiva, ed è pertanto ben lieto di poter contribuire in tal modo alla causa dell'effettiva giustizia, condizione irrinunciabile dell'ordinata convivenza sul pianeta