Le rivolte che fin dai primi mesi del 2011 hanno scosso gran parte del mondo arabo hanno spinto i media occidentali a parlare di "primavera araba", esaltando una presunta vocazione democratica che avrebbe accomunato i manifestanti tunisini, egiziani, libici, yemeniti e di tutti gli altri paesi coinvolti dal fenomeno. A distanza di diversi mesi, sono emerse cause scatenanti del tutto ignorate dagli studiosi e caratteristiche specifiche che rendono ogni singola rivolta un caso a sé. Questo libro offre un punto di vista molto meno sensazionalistico rispetto alle rivoluzioni arabe, in cui vengono presi in esame gli aspetti politici, economici, sociali e culturali dei paesi sconvolti dalle "primavere arabe". Emerge un quadro generale molto differente rispetto alle raffigurazioni più in voga, che porta l'autore a segnalare un'originale analogia tra gli sconvolgimenti del Nord Africa e del Vicino e Medio Oriente e la celebre opera di Giuseppe Tomasi da Lampedusa, sottolineando il carattere "gattopardiano" delle rivolte arabe. Prefazione di Bruno Amoroso; Introduzione di Vincenzo Mungo; Prologo di Alberto Hutschenreuter.