"Gli effetti della riforma agraria con l'esodo dalle campagne, la mancata industrializzazione e l'invadenza crescente della 'ndrangheta determinano le condizioni economiche e sociali della Calabria, al momento della nascita della Regione, con la contemporanea esplosione a Reggio della rivolta per il capoluogo. L'invio dell'esercito con il varo del "pacchetto Colombo" è la risposta contraddittoria del Governo. L'avanzata elettorale delle sinistre nel 1975 avvia poi la ricerca di nuove alleanze politiche in Calabria e spinge il Pci a sostenere la maggioranza che guiderà la Regione. Una scelta maturata nel clima della solidarietà nazionale che rimane però incompiuta e determina la fine delle larghe intese e il ritorno dei comunisti all'opposizione. La ricostruzione delle vicende del Partito repubblicano calabrese e la pubblicazione di alcuni interventi svolti in occasione di congressi e convegni dal suo segretario regionale, Pino Vita, delineano il ruolo indispensabile di un partito di minoranza, in una terra dominata dai grandi partiti di massa" (Dalla Prefazione di Girolamo Caparra).