Il libro raccoglie le riflessioni dell'autore su alcuni dei fatti più significativi occorsi, a livello interno come internazionale, durante l'anno 2023. Su tutto emerge la debolezza dell'Italia: il suo preoccupante, progressivo arretramento in questi ultimi decenni. Un Paese apparentemente spensierato, che si attarda volentieri nei plateatici spuntati come funghi dopo la pandemia. Ma anche un Paese dove l'apparato industriale è in continuo calo, le scuole fanno fatica a svolgere il loro compito istituzionale, il lavoro è sottopagato e non tutelato nel contesto di una massa di imprese troppo piccole e inidonee a innescare un'inversione della rotta. Un Paese che, in realtà, si sta arrendendo e consegnandosi irriflessivamente al turismo, cioè allo sfruttamento di una rendita di posizione in grado di avvantaggiare solo i pochi addetti, con l'aggravante del rischio della compromissione di un ambiente naturale e monumentale unico al mondo.