Tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, il fenomeno dell'emigrazione politica dall'Italia verso l'estero in generale e in America in particolare, vede un notevole incremento a causa della lunga stagione emergenziale inaugurata da Francesco Crispi e, fondamentalmente, mai abbandonata dall'ordinamento italiano. Accanto all'emigrazione per motivi economici, quella per motivi politici si sviluppa e si intreccia con la storia del movimento operaio internazionale, le sue tante tendenze, la Prima e la Seconda Internazionale e i suoi protagonisti. La città di Paterson diventa esemplare del dibattito e della prassi politica di questo composito movimento e, soprattutto, della realtà anarchica. Accanto alla sterminata pubblicistica ivi prodotta, anche nuove pratiche di solidarietà sociale femminile e di espressione artistica politicamente impegnata sono indagate e criticamente ricostruite.