Dopo aver attraversato per quindici anni una crisi dopo l'altra, in un contesto geografico quanto mai instabile e fragile, l'Unione europea è uscita molto più coesa di prima dalle due enormi sfide che ha dovuto affrontare da ultimo: la gestione della pandemia e la reazione comune all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. E ora si appresta addirittura ad accogliere dei nuovi Paesi. Che le difficoltà abbiano rafforzato i Ventisette sembra un paradosso, ma non lo è. Infatti, come sosteneva Jean Monnet, «l'Europa sarà forgiata nelle crisi e sarà la somma delle soluzioni adottate per quelle crisi». Adesso, però, per non cedere agli istinti ombelicali degli arrembanti movimenti politici sovranisti e populisti e per rendere davvero ineluttabile la sua missione storica di difendere la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti umani e civili in tutto il continente e nelle aree adiacenti, l'Ue deve capire come adeguare alle nuove sfide le proprie strutture e come riformare i meccanismi attraverso cui funziona. La legislatura che si apre con le elezioni di giugno 2024 è il momento giusto per farlo. E questo libro spiega quali dovrebbero essere i prossimi passi per costruire un'Europa più attraente e ancora più forte. Prefazione di Donato Bendicenti.