La Legge 180, insieme al lavoro di Franco Basaglia, è ancora oggi al centro del dibattito politico e sociale, nonostante siano passati oltre quattro decenni dalla sua entrata in vigore. Il pensiero lungo - la capacità di guardare al futuro con una visione chiara e anticipatrice - di Basaglia, che ha portato alla chiusura dei manicomi e alla promulgazione della nota Legge, ha sempre trovato un solido fondamento nella Costituzione italiana, in particolare nell'articolo 2: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità". Questa la tesi sostenuta da Daniele Piccione: il processo di deistituzionalizzazione e di "liberazione" di chi soffre di disturbi mentali è stato compiuto - e va oggi difeso - sulla base della Carta costituzionale. Sin dai lavori preparatori, infatti, i principi ispiratori dei padri costituenti assumevano l'implicita condanna di quelle istituzioni in cui l'individuo - sia nel rapporto con lo Stato, sia come parte integrante di un tessuto sociale - è ridotto a oggetto e vede cancellati la propria identità e i propri diritti di cittadino.