"In quasi tutti i libri e gli articoli dedicati al terrorismo italiano la narrazione prevalente riporta le gesta e il racconto di molti di coloro che insanguinarono l'Italia negli anni di piombo. Osservo che si prova sempre un certo disagio quando un uomo che ha ucciso un altro uomo con la spietatezza del killer cerca di spiegare la sua visione del mondo, riscrivendo in qualche modo fatti criminali. Ogni volta ci si chiede perché il ricordo di quegli eventi sia quasi sempre affidato da autori e registi a chi stava dalla parte sbagliata e non alle loro vittime. In questo libro, dedicato proprio a queste ultime e in particolare a Mariella Magi Dionisi, ho cercato di ribaltare questa prospettiva di Paolo Padoin". Prefazione di Gian Carlo Caselli