Quel 16 marzo 1978 iniziò come una mattinata uguale a tutte le altre. Le lezioni erano cominciate, quando la mia maestra, Maria Petrucci Verardi, fu chiamata e si assentò per qualche minuto. Al suo ritorno in classe era insieme ad un collega e, rivolta a noi, disse ad alta voce: "Questi non ne stanno capendo niente". Poi aggiunse: "Hanno rapito Moro!"