Ian Myrdal (Stoccolma, 1927), giornalista, scrittore e politologo, autore nel '63 di "Rapporto da un villaggio cinese. Inchiesta in una comune agricola dello Shensi" che offrì al lettore europeo un quadro documentato e imparziale della rivoluzione culturale, ci accompagna in questo libro in un viaggio personale e intellettuale alla scoperta di un aspetto dell'India contemporanea ancora sconosciuto ai più. Nelle foreste dell'India centrale una popolazione di 60 milioni di contadini poveri, discriminati e sfruttati si sta oggi ribellando con successo ai dettami di una "civiltà" che si presenta loro in termini di espropri, inquinamento, deportazioni e massacri provocati dall'asservimento del governo centrale a un'ideologia falsamente progressista, dietro cui in realtà si celano gli interessi delle multinazionali che stanno saccheggiando le risorse forestali e minerarie del subcontinente indiano. Il testo, alla viva cronaca del viaggio compiuto dall'autore nei territori dei ribelli nell'inverno del 2010 affianca libere riflessioni storiche, politiche e autobiografiche, illustra la storia e le idee del movimento insurrezionale maoista "naxalita".