"Il nostro mito è la grandezza della Nazione! Questa è anzitutto spirito, non soltanto territorio: perché una Nazione è grande quando traduce nella realtà la forza delle proprie virtù. Roma emerge in condizioni avverse, forgiandosi nella guerra: chiunque - infatti - è capace di navigare in mare di bonaccia, quando i venti gonfiano le vele e non si scorgono onde all'orizzonte; bello, grande ed eroico - invece - è navigare quando impazza la tempesta. Vorrei che questa fosse la parola d'ordine della nostra Rivoluzione: «Vivere pericolosamente». Il Fascismo vuole l'uomo attivo e impegnato nell'azione con tutte le sue energie: lo vuole virilmente consapevole delle difficoltà che ci sono, e pronto ad affrontarle. Concepisce la vita come lotta, pensando che spetti all'uomo conquistarsi quella che sia veramente degna di lui. Poiché tale è la nostra fede, questa è la nostra volontà. Una volontà aguzza e temprata, come l'acciaio delle nostre lame. Una fede che quando trova degli ostacoli vi si getta contro e brucia i vascelli dietro di sé, con incrollabile coraggio e impareggiabile audacia". (Benito Mussolini)