"Il movimento dei Democratici si trova davanti ad una terza fase del proprio cammino. Dopo l'Ulivo che durò circa dodici anni per poi trasformarsi in Partito Democratico e dopo i dodici anni di vita del Pd è giunto il momento di una nuova innovativa fase di sviluppo di una comunità che, per gradi, si è costituita dopo la fine della cosiddetta Prima Repubblica e dei vecchi Partiti. Dal 2007 ad oggi si sono verificati tumultuosi cambiamenti sociali ed economici su scala mondiale che rendono necessario un aggiornamento strategico, organizzativo, politico ed infine estetico che tuttavia rafforzi, nelle nuove condizioni, le ragioni di una scelta valoriale ed etica "democratica". In questo libro, che raccoglie riflessioni, articoli e testi che vanno dal 2009 in poi e quindi in molti casi anticipatori, l'autore esplicita le ragioni di una scelta netta formulata già dal 2016 e che impongono una trasformazione del Pd in un nuovo soggetto politico con le caratteristiche di un "movimento" e non più di un tradizionale "partito" il cui nome non può che essere semplicemente "Democratici". "Per anni abbiamo discusso del nostro nome cambiando gli aggettivi. Ora si tratta di cambiare i sostantivi e superare la parola Partito" per giungere ad un soggetto davvero aperto e federato capace di raccogliere le enormi energie che si sentono "democratiche" ma non entrerebbero mai in "questo Pd". Questa società chiede oggi più democrazia, più diritti, più giustizia,, più trasparenza ed è assurdo che a rappresentare queste spinte sia la destra populista,, classista, sessista, omofoba e del web inquinato. Per la sinistra ed i Democratici c'è un grande spazio se saranno capaci di cambiare davvero. In ogni senso.