Il 19 luglio 1966 una gigantesca frana si abbatteva su gran parte del centro storico di Agrigento, una zona di grande valore artistico e archeologico adiacente alla Valle dei Templi. Il disastro, che mise per strada migliaia di famiglie e arrecò danni consistenti a numerose abitazioni, era stato senza dubbio annunciato, ma la classe politica del tempo non seppe e non volle trovare soluzioni adeguate. Contro quella logica perversa, che mirava soltanto ad alimentare i profitti dei costruttori e a proteggere il consenso elettorale del partito di maggioranza, si schierò il ministro dei Lavori pubblici Giacomo Mancini. L'azione svolta da Mancini a favore del varo di una riforma urbanistica, quantomai necessaria eppure fortemente ostacolata e infine irrealizzata, resta a testimonianza di una visione politica coraggiosa, innovativa e lungimirante.