«Il lavoro non è sempre stato una merce. Il lavoro non è sempre stato lavoro salariato, cioè lavoro libero. Lo schiavo non vendeva il suo lavoro al padrone di schiavi, come il bue non vende al contadino la propria opera. [...] L'operaio libero invece vende se stesso, e pezzo a pezzo. Egli mette all'asta 8, 10, 12, 15 ore della sua vita, ogni giorno, al miglior offerente, al possessore delle materie prime, degli strumenti di lavoro e dei mezzi di sussistenza, cioè al capitalista. L'operaio non appartiene né a un proprietario, né alla terra, ma 8, 10, 12, 15 ore della sua vita quotidiana appartengono a colui che compra».