In questi ultimi decenni la politica ha perso ogni contatto con la sua base elettorale. L'elettore da troppo tempo esprime il suo voto attraverso la pancia. Non per sua esclusiva colpa, ma per protesta contro scelte politiche che definirle scellerate è come far loro un complimento. Si è formato nel tempo un elettorato fortemente emotivo che, pur di dare sfogo alla propria delusione e irritazione, ripone la sua fiducia elettorale a compagini peggiori di chi avrebbe voluto punire. Proprio per questo, non di rado, accenneremo alla conclamata sordità e cecità della politica. Non è una critica eccessiva asserire che sono decenni che il voto popolare, grazie alle alchimie delle segreterie dei partiti, viene tradito. Le esigenze quotidiane della gente comune, ovvero degli elettori, sono costantemente ignorate. Quante campagne elettorali sono state condotte con l'esplicito proposito che non si sarebbero mai realizzati accordi con questo o con quel partito, poi, finita la tenzone elettorale, puntualmente quelle promesse sono sciaguratamente disattese. Questo libro altro non vuol essere che una radiografia dei mali che affliggono la politica e non solo.