Scrivere, parlare, pensare, agire: tutto esprime cultura. Cultura non è solo conoscenza, ma consapevolezza della propria realtà che si apre al confronto con realtà che sembrano lontane. Cultura è rivelare la propria visione che si arricchisce della dimensione dell'altro. Gramsci è maestro e guida in questo percorso; egli intuisce che il ruolo della cultura in una società non è quello di conservare e preservare per sé la conoscenza, ma di fornire gli strumenti per mettersi continuamente in gioco e scoprire il proprio posto nel mondo e nel tempo allo scopo di costruire relazioni tra le persone: «Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto», dice. Solo così cuore, cervello e azione danno senso alla vita.