"Guerra e fede nel diritto" è il racconto di un peculiare viaggio attraverso la guerra e il mondo della globalizzazione. Non è un instant book di cronaca, o un saggio storico-politico, ma un diario interiore attraverso le paure e gli interrogativi esplosi nell'esistenza dell'autore con l'inizio del conflitto in Ucraina. Il filo conduttore è il tentativo di ottenere alcune risposte, spaziando in diversi campi della conoscenza. L'autore si è così ritrovato a frugare nei rifiuti della guerra "con il collo dolente e gli occhi arrossati" nello sforzo di osservare i pensieri, le parole, i particolari, il contesto, il diritto, le religioni e le relazioni di questa tragedia. Tappe che poi sono diventate i titoli dei capitoli della riflessione sulla guerra, nella continua ricerca di confronto con un demone interiore che pone dilemmi e crea angosce. L'incontro diretto con il demone Rubicante si materializza, però, solo nell'epilogo, determinando un risultato inaspettato.