«A chi mi chiede quale libro possa meglio introdurlo al marxismo, rispondo: "Stato e rivoluzione" di Vladimir Ilich Lenin. Perché? Perché se Marx è il cervello, Lenin è il corpo del marxismo, e per i materialisti è nel corpo che risiede anche il cervello. Il marxismo non è infatti una teoria economica ma una critica dell'economia politica, laddove critica significa in primo luogo capacità d'analisi nell'immergersi in un mondo caotico e conflittuale, materialmente dominato da padroni che ti sfruttano e da un sovrano che ti comanda. Quel "ti sfrutta" e quel "ti comanda" significano che il comando ha a che fare con il tuo corpo, cioè con i corpi, le energie, le passioni, i valori di chi abita e lavora questo nostro pianeta. Lenin, con "Stato e rivoluzione", mette i corpi all'interno della lotta quotidiana dove si annodano rivendicazione economica e passione politica, sforzo di emancipazione e potenza di liberazione».(Dalla prefazione di Antonio Negri)