Il populismo penale, nel suo collegamento strutturale con il populismo politico, descrive l'attuale milieu socio-culturale in cui il diritto penale viene ad operare, come un contesto estremamente conflittuale, in cui il ruolo centrale viene giocato dalle emozioni, dall'irrazionalità, dalle passioni punitive. La paura come sentimento dominante la condizione post-moderna genera emozioni di collera, odio, desiderio di vendetta. È questo il sostrato passionale con cui il diritto penale è tenuto a fare i conti e non da poco tempo. Il punire come "passione contemporanea" dei consociati - prima che potere delle istituzioni - non può essere ignorato dalla dottrina, per il semplice motivo che ad esso, in un ordinamento democratico, il legislatore non riesce a restare indifferente. Nel presente lavoro, si propone, dunque, una lettura del fenomeno, non solo giuridico, che va sotto il nome di populismo penale in stretta connessione con il populismo politico, nell'intento di comprenderne le dinamiche e le concrete possibilità di razionalizzazione.