Notevole l'importanza storica di questo testo scritto nel 1920 dall'industriale statunitense Henry Ford, pioniere della produzione di massa, capace di stupire il mondo con l'efficienza della sua azienda automobilistica e di divenire uno degli uomini più ricchi del Novecento, nonché sostenitore del regime di Adolf Hitler. Fu forse il Führer, infatti, il più entusiasta lettore de "L'Ebreo internazionale", che viene citato numerose volte nel "Mein Kampf". Prendendo praticamente alla lettera i "Protocolli dei Savi di Sion", Ford compendia in questo testo lo spirito del suo tempo, che, contrariamente a oggi, vedeva fiorire, nella cosiddetta "America Libera", uno spregiudicato e ribaldo antisemitismo.