Il volume analizza in modo ampio e articolato, dalla nascita del Partito socialista nel 1892 fino ad oggi, la formazione e lo sviluppo dei partiti politici italiani, non solo quelli di maggior rilievo, ma anche quelli minori, che hanno avuto un preciso ruolo. La creazione del Psi, il primo partito italiano ad assumere una forma moderna, ha aperto la strada ai numerosi altri partiti sorti nel primo dopoguerra, favorendo l'inizio di un vero sistema partitico. Aboliti dal fascismo, che introdusse il partito unico totalitario, i partiti rinacquero durante la guerra e nel dopoguerra contribuirono al consolidamento della democrazia. Già tuttavia a partire dagli anni Sessanta, il sistema, accrescendo il proprio potere, originò la «partitocrazia», con la quale i partiti si sostituivano alle istituzioni rappresentative nella guida del Paese. La crisi della partitocrazia nei primi anni Novanta portò alla scomparsa o alla trasformazione di alcuni dei partiti storici e determinò la necessità di cambiare il sistema. Con la legge elettorale del 1993 si cercò di arrivare a un sistema bipolare, che tuttavia si realizzò solo in parte e non ridusse il numero dei partiti. Solo un'ulteriore evoluzione dei partiti, che vada incontro alle aspettative della popolazione, potrà in futuro portare alla necessaria stabilizzazione del sistema.