Il libro è strutturato in tre capitoli (Contesti, Mappe, Cronologie), a cui seguono due ricche sezioni (Documenti, Memorie) e un'articolata Appendice (Biografie, Bibliografia e fonti, Galleria fotografica, Indice dei nomi). Se nel primo capitolo si incrociano le dimensioni micro e macro e i contesti "locale" con quelli nazionale e globale, nel secondo - con lo stesso metodo - si delinea una mappa del "gauchisme" sessantottino, ossia una geopolitica dei movimenti. Nel terzo infine sono esemplificate, in comparazione, cronologie di natura completamente diversa: una dedicata al triennio rosso 1967-1969 in chiave locale; l'altra sulle origini globali e lontane del Sessantotto, rinvenute per tracce in quell'inedito e "incredibile miscuglio" antropologico culturale (e contestativo) che aveva già preso forma nel dopoguerra. Alla sezione documentaria, piccola raccolta di articoli consacrata in parte ai ricordi, segue la corposa e variegata sezione delle memorie individuali, vero fiore all'occhiello di questo lavoro collettivo.