Otello Gaggi (1896-1945) è un anarchico, operaio nella Ferriera di San Giovanni Valdarno, riparato in modo avventuroso in Russia per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Nel periodo delle purghe staliniane è arrestato a Mosca e, in quanto "controrivoluzionario", relegato per oltre un decennio in vari Gulag, fino a trovarvi la morte dopo indicibili sofferenze. Archetipo di vittima dei totalitarismi novecenteschi, caso di risonanza internazionale, la sua tragica fine - insieme a quella di altri antifascisti italiani rifugiati in Urss - è la diretta conseguenza dei silenzi, delle omertà e delle complicità dei dirigenti del Pci. Queste pagine ne ricostruiscono la storia di vita sia sotto il profilo umano che politico, attraverso testimonianze familiari esclusive e anche, rispetto alla prima edizione del 1992, con documenti inediti provenienti dagli archivi sovietici.