"Carte di gabinetto" ripercorre le vicende anarchiche italiane dell'intero secolo breve attraverso una particolarissima visuale, pregiudizialmente ostile, quella del ministero dell'interno. Dallo studio delle migliaia di documenti compulsati emerge una certa continuità nella prassi poliziesca, insieme a una consolidata attitudine a creare figure stereotipate di nemici oggettivi e di autori di delitti possibili. Le transizioni di regime e infine: il Sessantotto, piazza Fontana, gli "anni di piombo"... scandiscono le cesure di una storia italiana, con molti coni d'ombra. I dubbi (e le certezze acclarate) sul ruolo svolto in determinati frangenti dallo Stato, e da alcuni suoi servitori, rimangono.