Le dinamiche tra dimensione politica e fattore religioso costituiscono uno degli snodi più importanti all'interno dello spazio globale. La nuova forma giuridica della sovranità statale e l'intreccio a rete tra sfere multiple di governo della società civile richiedono l'allestimento di paradigmi innovativi necessari a declinare valori "spendibili" a livello universale. Le religioni, come organizzazioni di interessi e come catalizzatori di bisogni afferenti la sfera individuale, svolgono un ruolo centrale all'interno di questa arena (sovente conflittuale) manifestando condotte differenti - a seconda della diversa matrice culturale di riferimento - di fronte alle richieste dei poteri pubblici a ricomporre equilibri finalizzati alla convivenza pacifica e civile. Si tratta perciò di verificare quanti margini, sotto il profilo politico e giuridico - oltre che sociale ed economico - sono ancora possibili ordinare per offrire a tutti gli attori coinvolti in questa esperienza l'occasione per lasciare un segno di speranza per le sorti dell'umanità. Questo volume raccoglie spunti di riflessione differenti, utili a "farsi un'idea" del modo come provare a costruire un discorso pubblico sensibile alle mutate condizioni dei tempi, capace di includere senza stabilire premesse culturali escludenti e organizzato per categorie valoriali aperte.