«Un pamphlet in cui con sagacia, arguzia e ironia si smascherano gli errori delle voci più autorevoli della sinistra, mostrandone gli errori, le previsioni sbagliate, le motivazioni torbide, i nonsensi da teatro dell'assurdo. La "bestialità" qui è vista nel senso di ferocia e di efferatezza implicite. Il metodo dell'autore è rigorosamente oggettivo, con citazioni documentabili, in ordine alfabetico e cronologico. Tra i nomi, si ricordano: Asor Rosa, Augias, Bellocchio, Benigni, Berlinguer, Bertolucci, d'Alema, De André, Eco, Ferroni, Fo, Mafai, Santoro, Scalfari, Vattimo.»