Galli offre una interpretazione complessiva dell'opera di Schmitt e del contributo che essa ha recato alla moderna filosofia politica. Egli analizza i testi schmittiani soffermandosi sui concetti chiave di sovranità, decisione, eccezione, rappresentanza e definisce la posizione di Schmitt all'interno del dibattito novecentesco su liberalismo e democrazia, politica e tecnica, politica e guerra, secolarizzazione. Galli poi individua nelle diverse fasi dell'opera schmittiana un tratto unificante costituito dalla riflessione sull'origine contraddittoria della politica moderna, nel momento della sua crisi più profonda: una riflessione provocatoria dove coesistono grandezza e miseria, forza conoscitiva e tentazione autoritaria.