Il presente lavoro si pone l'obiettivo di portare alla luce l'aspetto meritocratico nel pensiero politico del drammaturgo irlandese George Bernard Shaw, co-fondatore della Fabian Society. Esponente del socialismo elitario, ha influenzato la generazione degli intellettuali inglesi degli anni Cinquanta, ed è stato considerato una guida indiscussa del partito laburista. Alcuni leader della sinistra inglese affermano che è stato l'autore più citato dall'opinione pubblica britannica, insieme ad H.G. Wells, G.D.H. Cole e Marx. George Bernard Shaw pensa alla società dei gentlemen/gentlewomen, figure in cui «il talento, da pochi posseduto, è considerato uno specifico dono di natura e non un prodotto dell'educazione», e le cui abilità, quindi, «non costituiscono un costo per la società e portano al miglioramento generale». Questo progetto politico porterà l'autore ad appoggiare il pensiero totalitario emergente e a considerare il "super uomo" come il mezzo per elevare l'"uomo comune" dalla mediocrità in cui versa.