Istrionico, accentratore, ingombrante, è stato il primo a teorizzare il dialogo con i 5 stelle ed è anche l'uomo di sinistra più apprezzato a destra. Emiliano è tutto e il contrario di tutto. I suoi compagni di partito avrebbero voluto congedarlo alla fine dei suoi primi cinque anni di governo della Regione. Oggi non ci sono alternative possibili, considerando il vuoto della sinistra pugliese. La sua leadership ha il merito di tenere assieme anime diverse, dai radical chic più esigenti ai giustizialisti che lo vedono ancora come "il ragazzo con la pistola" del suo passato da magistrato antimafia. Da Primo Cittadino di Bari costretto a scusarsi - "Sono un fesso, non un corrotto" - a causa di un regalo a base di cozze e champagne ricevuto da un imprenditore poi arrestato nel 2007, a sindaco più amato d'Italia nel 2013. Emiliano, uomo dalle grandi intuizioni, che anticipa i tempi rispetto a una leadership democratica che arranca, affronta una campagna elettorale in cui si gioca il tutto per tutto e dove nemici e amici sono del tutto trasversali.