Alla data di pubblicazione di questo libro, il Climate Clock - l'«orologio climatico» che scandisce gli anni, i mesi, i giorni, le ore, i minuti e i secondi che rimangono prima che la temperatura globale aumenti di 1,5°C, con tutte le conseguenze che ciò comporterà - segnerà circa 5 anni e 95 giorni per agire. Solo cinque anni per promuovere azioni concrete che ci permettano di uscire dall'era dei combustibili fossili e della devastazione ambientale. Gli effetti della crisi climatica sono già sotto i nostri occhi, come le scene di un colossal apocalittico: alluvioni devastanti, caldo anomalo, ghiacciai che scompaiono. Eppure, chi potrebbe avere un ruolo decisivo in questa emergenza troppo spesso si gira dall'altra parte, fingendo di non vedere. La storia di Simone Ficicchia è quella dell'Ultima Generazione che può fare qualcosa per uscire dal terrore della catastrofe ambientale e dall'illusione della crescita infinita. E allora la vernice sulle opere d'arte, i blocchi stradali, ogni azione volta a sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi acquista un senso. Vedendo in tv Ficicchia uscire da un'aula di tribunale, in molti si saranno chiesti cosa porti un ragazzo «perbene» a rischiare di rovinarsi la vita per lottare per il clima. La risposta è in queste pagine, che affrontano il suo percorso di scelta dall'attivismo classico alla disobbedienza civile e scuotono la nostra coscienza. È ora di agire, alzare la voce, farsi sentire. Anche a costo di incorrere, come Simone, in persecuzioni e conseguenze legali. Anche a costo di essere odiati.