«Finché il fascismo è esistito, e per il fatto che esso era un movimento ricostruttore in marcia con possibilità non ancora esaurite, non era lecito portare la critica oltre un certo segno. E chi, come noi, pur difendendo un ordine di idee coincidente solo in parte col fascismo (e col nazionalsocialismo) collaborò con tali movimenti malgrado la coscienza precisa di quei loro lati incompleti o deviati, lo fece contando appunto su ulteriori, possibili sviluppi che li avessero eliminati. Ma oggi che il fascismo sta dietro a noi come una realtà della storia passata, l'atteggiamento non può essere lo stesso. Al luogo della 'idealizzazionÈ propria al "mito" s'impone un'opera di discriminazione: separare il positivo dal negativo, riprendere, sviluppare adeguatamente e affermare solo il positivo.» Julius Evola (1958)