«C'è da ricostruire un assetto delle istituzioni, un intero sistema politico. Ma senza indicare le forze vive, i soggetti chiamati a sorreggere quella strategia, il rischio è cadere in una democrazia depassionata, orfana dei conflitti fondamentali a indirizzarne lo sviluppo e, al fondo, l'esistenza stessa. Cosa serve? un congresso vero, una costituente. Dopo dodici anni di gazebo, primarie, mozioni, abbiamo bisogno di fare un congresso come buon senso comanda. per una volta mettendo al centro la cultura. Si può farlo in tanti modi. Ma il processo ha senso solo se aperto a chi è fuori e da fuori attende un cenno, una spinta ad allargare il campo».