Il termine "egemonia" è uno dei più usati nel lessico politico e politologico, ma anche a livello giornalistico, con distorsioni e abusi. Per quanto concerne Gramsci, si tratta di una delle sue categorie teorico-politiche più rilevanti. Il volume ripercorre le fasi della costruzione dell'"egemonia", intesa come «direzione intellettuale e morale», che prende avvio dallo straordinario incontro umano, intellettuale e politico dei protagonisti di questi saggi, Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. Com'è noto, le loro relazioni politiche e intellettuali sono oggetto da sempre di attenzione, con un incessante dibattito nel quale spesso le polemiche strumentali soverchiano le analisi puntuali. L'interruzione formale di quel rapporto (1926), non mise in mora l'obiettivo che Togliatti, succeduto a Gramsci alla guida del Partito comunista, perseguì con convinzione, a partire dal recupero dei 33 Quaderni e delle Lettere gramsciane. Applicando coerentemente la «forza della dottrina marxista» e connettendo cultura e politica, Togliatti lavorò per porre in atto quel concetto, anche grazie all'uso di Gramsci, inserendolo a pieno titolo nella vicenda storica e nel dibattito politico nazionale.